Semplicemente

giovedì 5 luglio 2012

La dimostrazione del teorema

Prendi una donna, dille che l’ami, scrivile canzoni d’amore… ♪ il buon Ferradini ha spiegato perfettamente il teorema…poi si è perso via.
Prendi una donna, trattala male, lascia che ti aspetti per ore…
Una cosa che rimarrà sempre uguale nel tempo è che il teorema, in ambito sentimentale, per quanto abbia intrinseca una dimostrazione, quella dimostrazione non confermerà mai nessuna ipotesi, né tantomeno, la sua tesi.
Io potrei ipotizzare di essere in una situazione di tranquillità.
Da qui arrivo alla tesi: sto bene con il mio io e quindi la mia tranquillità non è influenzabile da niente e da nessuno.
Ora arrivo al punto cruciale: la dimostrazione della tesi.
Dovrei riuscire a dimostrare che effettivamente la mia tranquillità non è influenzata da nessun evento esterno.
E qui arriviamo al primo punto: la non conferma della tesi.
Se io disegno su un foglio la mia vita, il disegno apparirebbe circa così:
un quadrato centrale, tanti cerchi intorno e tante frecce a doppia punta che partono dal quadrato e vanno verso i cerchi.
La mia vita è, ovviamente il quadrato.
I cerchi sono le persone che mi ruotano, o mi hanno ruotato, intorno: amori, amici, parenti, colleghi, conoscenti.
Le frecce sono il mio input ed il mio output da e verso i cerchi.
Questo disegno, a guardarlo da fuori, rende la mia vita assolutamente banale, uguale a tante altre.
Ma con questo disegno potrei aver dato la dimostrazione della mia tesi: il quadrato, chiuso su quei 4 lati, nonostante sia toccato dalle varie frecce, non viene penetrato, rimane intatto.
Potrei aver dato la dimostrazione…ma non ho.
La matita inizia a disegnare un nuovo cerchio, più grande e più vicino rispetto agli altri.
Questo cerchio non ha solamente una freccia a doppia punta, ne ha più di una ed ogni freccia, essendo la distanza ravvicinata, arriva al quadrato con più forza rispetto alle frecce degli altri cerchi.
Ed il quadrato, sempre al centro del disegno, inizia ad accusare i primi colpi.
Passa un giorno, ne passano due, ne passano altri…fino a quando le frecce di quel particolare cerchio riescono ad aprire un varco nel quadrato e quel quadrato…anziché difendersi dall’invasione, si apre spontaneamente per far passare meglio le nuove frecce che il cerchio sta lucidando.
Avevo un’ipotesi, avevo una tesi…ma il mio disegno mi ha fatto capire che, in amore, il teorema, non può essere dimostrato.
 
12. La dimostrazione del teorema

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