Semplicemente

sabato 30 giugno 2012

Tutto o niente

Certe notti la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei
Sti cantanti sono tutti profeti! Oppure, più probabile, le storie si somigliano tutte...
No, tutte no.
Venerdì sera di un mese qualunque, accendo la macchina e vado.
In realtà non giro a vuoto, ho una meta ben definita, quello che non avevo definito era tutto il resto.
E' la classica scena: due persone si trovano, salgono sulla stessa auto ed escono a cena.
Cena non italiana, perchè noi (??) siamo esterofili.
Si scelgono i piatti e si scelgono le bevande.
Parte tutto da lì, da una bevanda insolita per una cena.
Quando si sta bene con una persona si pensa che non c'è bisogno d'altro per completare la serata. Basta essere insieme. Invece no, a noi serviva altro.
A noi serviva cercare di non disturbare gli altri commensali con le nostre risate, cercare di non farci buttare fuori prima del dovuto per aver usato l'acqua in modo improprio, cercare di capire cosa ci spingeva a "parlare" pur essendo in due luoghi diversi.
A noi serviva tutto questo: intimità.
Non l'intimità che definisce il mondo, ma l'intimità di due cuori che sanno di potersi permettere tutto con l'altro.
Cena insolita, ma d'altra parte...
E qui entra in gioco Ligabue.
Dove andiamo? Cosa facciamo? Non abbiamo scelto, non abbiamo deciso...abbiamo solamente acceso l'auto e tutto il resto è venuto da se.
Le luci bianche della notte sembrano accese per me...
La città di notte è bellissima...non importa se di giorno la detesti per il traffico, di notte è spettacolare.
Magari da soli non proprio...ma se sei con lei...anche il semaforo rosso non ti pesa più, anzi, è come se scandisse le pause. Pause che, in verità, sono state veramente poche.
Certo i giri a vuoto vanno bene, ma non ci si può passare un'intera notte.
Meta decisa, strada scelta, auto parcheggiata.
Stagione strana per questo luogo...abituati al casino estivo potrebbe mettere un pò di malinconia...ma non a noi. A noi ha dato tranquillità.
E lei, a me, ha dato serenità.
Vederla passeggiare scalza è un'esperienza sublime.
Lei sempre così perfetta, sempre in tiro, sempre con quei tacchi che...non puoi non guardarla.
Eppure quella notte...
Quella notte era perfetta. Aveva la sua borsa, il suo vestito, i suoi tacchi...ma non ci ha pensato un attimo a toglierseli per dimostrarmi che lei può...
Ed in effetti è proprio così: lei può. Lei può tutto e ti rendi conto che non sono i suoi tacchi che ti fanno girare a guardarla.
Quando l'ora inizia ad essere impegnativa ti devi convincere che forse è il caso di tornare verso casa.
Ci arrivi sotto...e ci stai per altre tre ore.
Niente casino, niente musica, niente gente che urla, solo tu e lei. Ed un lampione che la illumina rendendola ancora più bella di quello che già la natura l'ha resa.
Fiumi di parole...fiumi di parole tra noi...
Un fiume in piena mi avrebbe travolto con una forza minore. Più parlava e più avevo voglia di dirle "non fermarti"...e lei, lei che ha l'intuito dalla sua...lo ha capito e non si è fermata.
Non è successo niente quella notte, niente di quello che molte menti potrebbero pensare, come niente è successo molte altre volte...ma quel niente, mi ha donato tutto.
 
4. Tutto o niente
   

Il libro

Il mondo guarda da fuori, ma se guardasse un pò anche dentro...la mia vita sarebbe ancora più difficile.
Tante volte l'ho pensato, o forse sarebbe meglio dire l'ho temuto.
Aprirsi agli altri non è mai semplice, non lo è per me, ma, credo, nemmeno per gli altri.
Sono nell'assoluta convinzione che per quanto uno faccia, o dica, non riuscirà mai a far capire cos'è realmente il suo cuore, la propria testa...
Sono. No, sono non va più bene.
Ora serve ero.
Ero nell'assoluta convinzione... e all'improvviso arrivi tu...
Arrivi con la delicatezza di chi sa di camminare in un campo minato, ma ha la forza di capire che passato quel campo...c'è un mondo nuovo da scoprire.
Uno pensa di preservarsi omettendo, non mentendo, ma candidamente omettendo...in verità non è proprio così.
Ci sono persone che accarezzano i tuoi pensieri come le pagine di un libro.
Si siedono ed ascoltano una voce narrante che spiega loro la trama di quel libro.
La cosa buffa è che, tra noi, la voce narrante non sono io.
Io sono il libro.
Uno di quei libri che quasi nessuno prende dagli scaffali perchè il titolo non promette bene...sa molto di "Arrivo a pagina 2 e già non ho capito niente".
Tu invece hai teso la mano, hai preso quel libro dallo scaffale, ci hai soffiato sopra per togliere qualche granello di polvere e...hai iniziato a leggere...
Sei arrivata alla fatidica pagina 2 e...le pagine successive le hai lette come se già sapessi il contenuto.
Ricordo il tuo girarci intorno, sentivo il tuo timore di essere indelicata ed il mio sorriso nel pensare "Cuore mio...è proprio così che continua il libro".
Attimi interminabili di una verità scomoda, ma che tu hai reso il più comodo dei sofà.
E lì è stata la fregatura! Lì ho capito che con te non serve omettere perchè tanto le cose le sai...e se non le sai...le intuisci
 
3. Il libro
 

venerdì 29 giugno 2012

La tua bellezza

Creare le occasioni, già...ma a volte non è così semplice. Si pensa sempre "Faccio il primo passo?" E ci si preoccupa delle reazioni altrui...
In effetti la mente umana tende a complicare le cose. Tutto sarebbe molto più semplice se ci lasciassimo andare di più, senza pensare, ma solo seguendo l'istinto, la voglia di quel momento, il bisogno di quel momento...
Istinto, voglia, bisogno, non so di preciso cosa mi ha spinto verso di te, ma so che qualunque sia il motivo...ti ho cercata. E, al contrario di quello che pensava la mia mente, ti ho ri-trovata.
Ti ho ritrovata in una domenica primaverile, una giornata in cui le cose sono state strane, come la prima volta.
Ti ho ritrovata in una canzone. Canzone che serviva...a te per sorridere un pò, a me per farti capire che "Io non ti sento, ti ascolto".
Ti sei stupita di quella canzone, non tanto per il cantante o per il testo, quanto per quel titolo che ti ha fatto capire che nel momento in cui hai parlato, quella sera, hai detto solo una semplice frase, ma dentro vi era racchiuso un mondo...un mondo che io non conoscevo, ma che mi ha messo subito in moto un meccanismo di difesa...non la mia, ma la tua.
Era il primo maggio, la festa dei lavoratori ed io ti ho fatta lavorare più degli altri giorni per riuscire a farti sentire quella canzone...ma tu, tu mi hai regalato la prima soddisfazione di una lunga serie.
Se ci penso ora...se ci penso adesso ♪ quante cose il nostro rapporto ci ha regalato.
Il tuo mostruoso intuito mi ha regalato di tutto: gioia, calore, risate, amicizia, amore, passione e, si, anche un pizzico di gelosia.
Ogni parola, con connotazione positiva, esistente a questo mondo potrei inserirla qui, ma ancora non renderebbe pienamente l'idea di quanto sei e di quanto dai.
I tuoi occhi fanno perdere la testa (ho detto occhi, intendo occhi!), i tuoi sorrisi fanno passare anche l'arrabbiatura più nera e le tue risate...è impossibile non venirne contagiati.
Certo, potrei anche parlare del lato estetico...ma di quello già parlano in molti, io non farei la differenza.
Quei "molti" sono convinti che la tua bellezza sia quella...illusi.
La tua bellezza sta...
...nell'affrontare ogni giorno la vita, con il massimo rispetto di te stessa, ma soprattutto degli altri...
...nell'essere vincente in un campo dominato da uomini...
...nell'aiutare un'anziana, accompagnandola a casa per evitarle il peso della borsa della spesa...
...nell'allontanare gli insetti da bordo piscina, salvandoli da morte certa...
...nella tua capacità di affrontare cose immaginabili e poi fermarti davanti a dei disegni...
...nel credere in un Dio nonostante un mondo quasi ateo...
...nel metterci l'anima in ogni cosa che fai...
...nel sapere che ciò che fai è sbalorditivo, ma non farlo pesare...
...nel vivere in un film, senza pretendere che gli altri ne capiscano la regia...
...nel saper stare nell'ombra, ma nonostante questo, riempire di luce la persona che ami...
...nell'essere così presente anche quando hai mille impegni che non te lo consentirebbero.
La tua bellezza è tutto ciò di cui il mondo ha bisogno, ma che per troppa pigrizia si limita ad osservare da fuori.
 
2. La tua bellezza
 

Le occasioni

E' notte alta e sono sveglio, sei sempre tu il mio chiodo fisso...insieme a te ci stavo meglio...
De Crescenzo profeta? O semplicemente uomo che ha perso l'amore?
Non so rispondere...ma in realtà non è strano, in questo periodo non so molte cose.
Non so come stai, non so cosa fai, non so se gli effetti collaterali della cura sono svaniti, non so se il tuo piumone fa ancora coppia fissa con il ventilatore, non so se la tua moka è ancora in attesa di qualcuno che le dica "Brava, hai fatto un buon caffè!"...
Giorni strani questi, come strani sono i miei umori...ma si sa, la normalità non è mai stata il mio forte.
La memoria è il mio forte, quella si, me l'hai sempre detto anche tu...inquietante, questo mi dicevi, "Hai una memoria inquietante"...
E pensare che i miei, invece, si lamentano sempre del fatto che scordo le cose...
Ma con te no, con te è diverso ...
Ogni singola parola è entrata nella mia mente con una forza assurda, è come se la mia mente avesse acceso un registratore e avesse memorizzato ogni singolo attimo passato con te...ma forse non era la mia mente, era il mio cuore che premeva il pulsante rec...
Come quella sera, in quella sala. Decine di persone intorno a me, non conoscevo nessuno o quasi...mi sentivo un pesce fuor d'acqua, e non è da me, fino a quando...sei arrivata tu.
All'inizio non ci avevo dato peso, non potevo immaginare di trovarti lì, in mezzo a tanta gente , ma si sa, il destino gioca con noi e per noi e l'ha fatto anche quella sera.
Spettacolo, questo ho pensato quando ti ho vista. Questo penso anche oggi, ma questa è un'altra storia...
Eppure, quella parola non si fermava all'aspetto estetico, non ti conoscevo prima di quella sera, non sapevo nulla di te, del tuo lavoro, della tua vita "complicata", del tuo linguaggio così forbito, ma allo stesso tempo così chiaro...eppure, per me eri uno spettacolo in tutti i sensi.
Già, non sapevo proprio nulla, ma quel nulla mi ha attratto da subito. Certo, non potevo pensare ad un'attrazione simile, ma...
Pochi sguardi, poche parole, ma già l'affinità e la sintonia erano palpabili. Il tuo "accerchiarmi", così hai detto, per non farmi andar via dopo cena, ne è stato la prova.
Nemmeno due ore (se consideriamo il tuo ritardo!) di conoscenza e già volevamo approfondire.
Quella sera è stata anche la prima volta che ho testato la tua "democrazia"! Non serviva arrivare fino alla mia auto, ma tu... E potevo dire di no?!? Forse, ma la domanda giusta è "Sapevo dire di no?" e la risposta vien da se...
Mentre mi accingevo a scendere mi hai chiesto il numero di telefono e lì ho capito che saresti entrata nella mia vita con la forza di un uragano.
Pare strano a pensarci, ma già quella sera abbiamo parlato, anzi no, scusa, abbiamo scritto che le occasioni non capitano, bisogna crearle.
 
1. Le occasioni